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ero nel mio silenzio abituale

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dopo aver conquistato lustri

in libertà di sangue e cartellini

cifre da disavanzi

avanzi da

ricucinare in maniera proponibile

ho risparmiato inesorabilmente

il fiato di accensioni

ho dato fondo agli anni cherubini

altre che andavano in carrozza, io no,

sempre appiedata.

 

e all’improvviso scalpita una voce

reclama l’attenzione

- noi che vestiamo nuvole d’inverno

e raggiere di sole nei capelli

dice

noi delle fisarmoniche francesi

 noi?...

__sì proprio noi__

mi guardo intorno e vedo

l’ala della finestra a nord tremare un attimo

il lembo di una vita trattenuta

tendaggio approssimato

e dimmi, dimmi allora

 

si tratta dei conteggi usucapione

se l’hai dimenticato

siamo giunti agli sgoccioli, devi recuperare

ogni strappo ogni lingua ogni registrazione

 ((((sonora))))

e

non ti sembri strano, anche gli slip-triangoli

in quiescenza. Ma c’era poca cera

non feci in tempo a dare forma al cuore

che già vennero a prendermi le foglie

in veste di guerrieri

un autunno di neve precoce

 

__non hai occhi di verde, tu non hai

che gli occhi__ Infatti, chi se ne accorse mai?

restituisco tutto

ecco

riprendetevi il fondaco, il giardino

le masserizie e i davanzali a rose

loro fresche da dio

io che avvizzisco nottetempo e il giorno

mi spia dalle finestre

assassinandomi alle spalle

lentamente lentamente lentamente

 

ma poi chi siete voi?

sempre nei boulevards di foglie morte

a cantare d’incensi e di coriandoli, bautte

scontornate di visi_________ solo quelle

a me lontane come le piramidi

passavate nei vicoli festanti, voi che di voci

adesso sorprendete il mio silenzio  

e vi pare che basti una promessa ancora

a farmi fessa. E no, basta con permute e riscatti

ho cicatrici fuori e dentro il corpo

e se non vi bastasse

ho fabbricato in anni taciturni la bandiera

del mio nulla a pretendere

bianca.

 

 

 

 

 Elisabetta Cassone - 16/09/2017 15:22:00 [ leggi altri commenti di Elisabetta Cassone » ]

Molto molto suggestiva la tua poesia!

 Cristina Bizzarri - 09/09/2012 12:37:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

La vita in un affresco dove il sentire e l’intelligenza si fondono con genialita’. Ho letto con grande emozione e ammirazione.

 Cristina Bove - 08/09/2012 20:16:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bove » ]

Grazie, Loredana, mi fa molto piacere che i miei versi siano di tuo gradimento.
Un sorriso.

Cristiana, grazie anche a te.

Giovanni, sono commossa.
le tue parole mi confortano, le terrò care per quando avrò dubbi e tentennamenti sul mio scrivere.
Grazie!

 Giovanni Baldaccini - 08/09/2012 17:47:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Baldaccini » ]

Un giorno uno scrittore mi disse che dopo aver letto Joseph Roth passava ogni voglia di scrivere. Lo stesso potrei dire dopo la lettura di questo tuo testo incredibile.
Un saluto sinceramente ammirato

Giovanni

 Cristiana Fischer - 08/09/2012 10:55:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

la vita in mano: "e se non vi bastasse/ho fabbricato in anni taciturni la bandiera/del mio nulla a pretendere/bianca."

 Loredana Savelli - 08/09/2012 09:02:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

E’ un crescendo questa tua rilettura autobiografica appassionata e fiera. Una recriminazione decisa nei confronti del mondo ma forse di più verso te stessa, per non aver osato osare.

Complimenti, è bellissimo il tuo modo di scrivere, e la tua spietata sincerità insegna molto, forse senza volerlo.


(p.s. le parole attaccate, se non sono volute, si possono correggere andando su "gestisci le tue pubblicazioni", "poesia", "modifica il testo")

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